26 aprile 2010

La Società del Sette


Nei pressi di Abbadia Isola, nei dintorni di Siena, il Montemaggio, tristemente noto per i suoi martiri, è al centro di una oscura vicenda che, sebbene si collochi tra l’inizio del secolo e la fine della seconda guerra mondiale, sembra essere una scheggia sfuggita all’inesorabile fluire del tempo… La testimonianza si deve al diario –per altro andato distrutto- di un non meglio identificato parroco locale che si dice sia impazzito dopo avere a lungo indagato sui fatti nel tentativo di impedirne lo svolgimento.
Molti siti in rete riportano lo stesso lungo e dettagliato brano che racconta di un “Grand'Uomo” che attraverso un potere occulto tenne in pugno la popolazione di Abbadia Isola barattando guarigioni miracolose e interventi sulla meteorologia con l’appartenenza incondizionata alla "setta" di cui era a capo insieme ad un piccolo gruppo di fidati collaboratori.
Il racconto parla di contadini miseri e creduloni che sembrano corrispondere più ad un topos di narrativa medievale che alla reale condizione della mezzadria toscana tra il 1900 ed il 1945 e mentre in un primo momento sembrerebbe non esserci traccia di fonti, citazioni, indagini o interviste condotte sul campo, cercando più attentamente si scopre invece che sul finire degli anni 80, Massimo Biliorsi nel suo “Al di là di Siena”, IFI 1988, ha cercato di ricostruire tutta la storia del misterioso santone, aiutato da persone del posto che ricordavano benissimo gli eventi.
“La setta aveva il nome di Società del Sette" -racconta Frustone utente del forum Natura Mediterraneo, citando Biliorsi- "dal nome del rituale che prevedeva il passaggio attraverso sette porte disseminate in un lungo percorso che iniziava poco fuori Pian del Lago per poi salire nelle selve del Montemaggio. Sei porte ci sono anche oggi, alcune veramente mal conservate…alcune guardano pascoli e boschi senza avere ne’ a destra ne’ a sinistra mura o muretti”.
Si trattava di varchi da attraversare, passaggi simbolici di un itinerario rituale che gli adepti percorrevano, cantando in processione, durante le notti di luna nuova, incappucciati e portando torce e candele, accompagnati da una donna gravida e tre coppie di adolescenti. Si dice che ogni porta recasse scritta, in uno strano alfabeto, l’indicazione per raggiungere quella successiva e via, via verso la settima, una sorta di “stargate”, il luogo che avrebbe condotto gli adepti alla “verità”.
Nei boschi del Montemaggio è possibile incontrare realmente sei delle sette porte citate, ma dopo la sesta il sentiero che le attraversa tutte sparisce, inquietante, nel nulla…

7 Comments:

At 29/4/10 09:21, Blogger L. said...

...! Sarebbe necessaria un'indagine accurata perché la storia merita di essere approfondita. Già da questa scheggia in Rete si osserva comunque un racconto tremebondo (forse troppo medievisticamente costruito) ed affascinante (per i possibili riflessi antico-folklorici).

Leo

 
At 29/4/10 18:05, Blogger Alfa said...

Davvero un bel mistero...

 
At 4/5/10 10:16, Anonymous Anonimo said...

...molto interessante...dove ti sei documentata? ...infine...penso che questo tuo breve appunto offra lo spunto per un romanzo.... (gentlegiant_1963@libero.it)

 
At 4/1/11 00:51, Anonymous Anonimo said...

ciao a tutti.
sono un membro del gruppo speleologico di siena e vi assicuro che da anni stiamo studiando la storia anche perché noi studiamo le grotte e sicuramente la vicenda è legata a qualche grotta.
Purtroppo però non è emerso ancora niente e setacciando la zona non abbiamo mai trovato niente.
Se qualcuno è interessato faccia un fischio! :-)

Marco

 
At 22/1/13 13:36, Anonymous Anonimo said...

La mia famiglia ha vissuto su montemaggio per almeno 3 genarazioni, dopo aver saputo della storia ho chiesto informazioni a mia nonna (nata nel 1913) che non ha voluto rispondere ma mio padre che era con noi mi ha raccontato la storia all'incirca come è stata descritta nell'articolo citando però la settima porta che veniva chiamata "l'ingolla". Ho chiesto dove si trovasse e mi è stato detto che si trattava di un canale di scolo delle acque piovane che si raccolgono nei campi dietro Abbadia isola ai piedi di Montemaggio. Ovviamente sono andato a vedere e devo dire che mette abbastanza in soggezione vedere un arco in pietra alto circa 1,5 metri che attraversato da un fosso di scolo al centro di un campo scompare sotto il terreno.

 
At 24/1/13 13:43, Blogger Stefalga said...

Molto interessante, grazie vale davvero la pena di farci un... salto!

 
At 27/5/14 13:59, Anonymous TM said...

Salve a tutti.. sonon un giovane di un paese molto vicino a monte maggio e lo frequento io, insieme ad amici, durante giornate come il 1 maggio oppure il 25 aprile.. una sera siamo stati a trovare un nostro amico che abita a certino ( proprio all'inizio di montemaggio) una volta finita la visita decidemmo di arrivare fino a "casa giubileo ". Una volta arrivati siamo scesi dalla macchina per fare due chiacchiere visto che c'era la luna piena e quindi c'era luce.... E' qui che ho notato qualcosa di insolito.. Il prato sotto "casa giubileo" era circondato da un "muro" di rovi.. Ma la luna alta in cielo rivelava una specie di arco al centro di questo rovaio.. proprio come se fosse una porta, un arco nero in mezzo a un "muro" bianco visto i raggi della luna.. vi posso assicurare che non poteva essere un ombra dato che la luna era alta al centro del prato e nessun albero o ramo o altro poteva far si che ci fosse dell'ombra su quel "muro" di rovi.. Andammo via senza una spiegazione e incuriositi da questo fatto ma, non conoscendo questa storia, non abbiamo dato nemmeno tanta importanza al fatto, ma ora che ho letto questo ho veramente molti dubbi..

 

Posta un commento

<< Home