11 marzo 2010

Una piccola porta


Ricordavo di aver letto qualcosa a proposito di una piccola porta che in alcune chiese del Sud della Francia consentiva l’accesso ad una qualche categoria di persone. Ricordavo anche di aver visto sempre da quelle parti, o meglio nei Paesi Baschi, una strana acquasantiera accanto a quelle normali…
Chi passava sotto quella piccola porta? Chi si segnava attingendo l’acqua benedetta da una acquasantiera riservata? Come ben sapete l’analisi stratigrafica di un ricordo è enormemente facilitata dalla rete. Ebbene, dopo solo qualche minuto di tentativi, ecco materalizzarsi nella nebbia sagome furtive che si inchinano goffamente per passare sotto quelle porte troppo basse per consentire un accesso decoroso. Teste chine sotto l’onta di un cappello fregiato da un ridicolo nastro rosso spalle curve per tentare di nascondere a se stessi l’orrenda zampa d’anatra vermiglia attaccata alle vesti: i Cagots entrano in chiesa in silenzio, sono uomini, donne, bambini, si dispongono in silenzio in fondo alle navate laterali. Sono molti, costretti a subire il disprezzo e l’offesa, in nome di una discriminazione infondata che li vuole discendenti dai “Cani Goti” o dai Saraceni, costretti a preannunciare il loro arrivo suonando nacchere o castagnette come i lebbrosi, isolati dal resto della popolazione che li evita al punto tale da non avere descrizioni certe del loro aspetto fisico: “Erano alti, biondi e con gli occhi azzurri… ma no erano piccoli e scuri”…. “avevano mani e piedi palmati, emanavano un fetore insopportabile...”
In confronto al trattamento loro riservato, la condizione degli Ebrei era invidiabile. Vivevano ai margini della comunità, non avevano un nome, ma solo il prenome seguito dalla parola “Cagots”, potevano sposarsi solo tra di loro e quando morivano erano seppelliti in terra sconsacrata, sulle porte delle loro abitazioni spesso era scolpita una testa d’uomo, deforme, la stessa che si trovava sulle loro acquasantiere, che spesso però erano conche o trogoli di legno.

Vere demoni della soglia, le donne Cagots erano spesso ostetriche, mentre gli uomini lavoravano il legno e la pietra. Si dice infatti che fossero in origine una tribù di nomadi palestinesi “maestri della pietra”, dotati di poteri eccezionali, arrivati in Francia a seguito dei 9 Templari di ritorno dalla prima crociata capitanati da Jean De Payns ed in seguito trasferitisi nei Pirenei sotto la protezione dei Catari.
Una storia di soprusi e lotte, che dal 1360, epoca in cui già esistono notizie delle vessazioni cui erano sottoposti, arriva addirittura al 1844, quando, in barba all’uguaglianza e alla dignità restituite loro dalla Rivoluzione Francese, i Cagots erano ancora costretti, nella bassa Navarra, a subire umiliazioni e vessazioni. Molte comunità hanno cercato di cancellare l’onta di un passato tanto buio, scalpellando via le effigi da architravi e acquasantiere e murando, inutilmente, le piccole porte che sussurrano ancora la storia dei Cagots…


(La sitografia e la bibliografia sono vastissime, a me è parso molto interessante Ulysse Robert, I segni d'infamia nel Medioevo, a cura di Silvana Arcuti, Rubbettino 2000 )

7 Comments:

At 13/3/10 12:26, Blogger Alfa said...

Interessante... Non ne avevo mai sentito parlare.

 
At 20/3/10 18:36, Blogger Unknown said...

Però, Stef., che fiuto!Complimenti! Certo che partire dalle soglie e arrivare ai Cagots... Che bellissimo percorso!

 
At 14/4/10 07:01, Blogger pablo rosser said...

HE LEIDO CON GRAN INTERES PARTE DE LA TESIS Oltre la soglia smarrimento e conquista. Culti e depositi votivi alle porte nel mondo italico
HAY POSIBILIDAD DE CONSEGUIRLA ENTERA?
GRACIAS!!!

 
At 14/4/10 07:02, Blogger pablo rosser said...

MI EMAIL DE CONTACTO:

pablorosser@mac.com

 
At 25/4/10 12:33, Blogger pool said...

che bel blog!!!!

 
At 26/4/10 14:41, Blogger Unknown said...

Anch'io sono molto interessato alla tesi, in quanto sto approfondendo la divinità Janus. La mia mail è mNOgaigaSPAM@gmail.com

 
At 28/12/11 17:25, Blogger Unknown said...

Complimenti.
Blog interessante e da seguire.
Clap Clap

 

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